La pinsa, una novità per il tuo locale
Nessuno avrebbe mai immaginato l’esistenza di un altro prodotto che, al pari della pizza, sarebbe stato in grado di conquistare tutti coloro che amano le delizie salate della tradizione italiana. Invece esiste è la Pinsa Romana.
La Pinsa avrebbe origini molto antiche, se ne parla già nel VII libro dell’Eneide (I secolo a.C.) di Virgilio quando pare che Enea, con il figlio ed i suoi comandanti, la mangiò appena arrivato nel Lazio, accolto dal re Latino e sua figlia Lavinia.
È una delizia originariamente laziale che fino a qualche anno fa, era in effetti conosciuta solo a Roma e nell’area circostante, ma che oggi sta avendo un grandissimo successo ed è sempre più richiesta e desiderata.
Il nome che deriva dal latino ne descrive anche la forma tipicamente ovale, spessa circa due centimetri e ricca di bolle d’aria all’interno dell’impasto che ne determina leggerezza e sofficità all’interno contrastata dalla croccantezza esterna.
Anche la forma è una scelta dettata dalla tradizione o meglio dall’uso che nell’antica romana se ne faceva: la pinsa in effetti veniva utilizzata come vassoio per piatti ricchi di sugo come le carni in umido.
Alla ribalta, la pinsa oggi è un piatto molto moderno un alimento molto digeribile grazie al mix di diverse farine (più volte rivisitato nel corso degli anni), alla lunga maturazione, al tempo di lievitazione che supera le 24 ore e all’alta idratazione che contribuisce a renderla estremamente leggera.
Come la pizza, la Pinsa è un alimento molto versatile: condita con olio e sale, generalmente sostituisce il pane è declinata in centinaia di variabili dalla Pinsa Margherita, alla Pinsa con formaggi, con salumi, vegetariana e in tutte le variabili vere e proprie gourmet e,proprio come la pizza, può essere mangiata ad ogni ora e ogni luogo.
Insomma quest’estate è all’insegna della Pinsa! Possiamo mangiarla anche nel tuo locale? Puoi trovarla già farcita o da farcire a questo punto l’unico limite è la tua fantasia!